gesu':l'incanta-storie
E’ molto conosciuto un sacerdote che si chiama GIANFRANCO RAVASI. E’ un incanta storie speciale.
Ecco cosa racconta in un suo articolo.
Un maestro indù mostrò un giorno ai suoi discepoli un foglio di carta con un punto nero nel mezzo. «Che cosa vedete?», chiese. «Un punto nero!» risposero. «Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco!», replicò il maestro.
Ecco il suo commento molto utile per noi.
È questa la legge che fa riempire di cronaca nera i giornali e le televisioni: un solo delitto ha più peso di mille atti di generosità e d’amore, secondo i parametri dell’informazione.
Anche noi siamo pronti a cogliere la pagliuzza nell’occhio dell’altro e ignoriamo la luminosità sorridente di tanti sguardi.
È normale elencare tutte le amarezze dell’esistenza e ignorare la quiete e le gioie che pure accompagnano la maggior parte dei nostri giorni.
Il nostro pensiero si fissa con più facilità sui punti neri del cielo della storia che non sulle distese di azzurro e di luce. Certo, non si deve essere così ottimisti o ingenui da ignorare il male che pure costella le vicende umane, ma non è giusto considerare come marginali la meraviglia delle albe e dei tramonti, lo stupore del sorriso dei bambini, il fascino dell’intelligenza, il calore dell’amore.
Il sì è più forte del no.
E in questa linea vorremmo aggiungere un’altra nota. Ce la offre Pirandello nel suo dramma Il piacere dell’onestà (1918) quando il protagonista dichiara:
«È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini si dev’essere sempre».
Anche nel bene può, quindi, vigere la stessa legge: il punto più luminoso dell’eroismo attira tutta l’attenzione, facendo dimenticare che è ben più mirabile il tenue filo di luce che percorre tutte le giornate di un genitore dedicato alla sua famiglia, forse con un figlio disabile.
C’è un eroismo quotidiano che non fa suonare le trombe davanti a sé, ma che ha in sé una grandezza ben più gloriosa.
TUTTO PER NOI OGGI
Cogli il bene che ti circonda. Osserva i gesti di bontà che sperimenti attorno a te. Non è importante essere eroi; ciò che conta è essere ogni giorno galantuomini: persone di fiducia, credibili, affidabili, coraggiosi giorno dopo giorno, veritieri sempre, onesti in qualsiasi situazione, rispettosi a costo di passare per “deboli”. Il sì alle domande di ogni giorno e alla vita che ci interpella, sono molto più forti del no. Il nostro incanta storie, Gesù, ci domanda di percorrere questa strada.
Don Mario Simula