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RIFLESSIONI MARIANE:

UNA DONNA CHE NON MI ASPETTO

"Gli inspiegabili progetti di Dio"

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Eppure un giovane c’era nella vita dell’adolescente Maria di Nazareth, figlia del popolo, abituata alla polvere dei vicoli e all’aroma delle erbe primaverili. Schiva e misurata.

Da tempo egli guardava, con la finezza di un cuore nobile, quelle sembianze, impercettibili e velate. In nessun modo voleva profanarle.

Non era invadente né inopportuno. Era timido, piuttosto. Riservato e discreto. Nessuno avrebbe colto nei suoi occhi la minima ombra di bramosia. Tendeva ad abbassare gli occhi, quando la incontrava. Non voleva tradire i suoi sentimenti, né svelare uno stato d’animo che imbarazzasse la persona che iniziava ad amare.

Si incontravano casualmente per strada, come avviene in un villaggio di poche anime, dove tutti conoscono tutti.

Il giovane aveva una certa fama come artigiano del legno. Era accurato, puntuale, servizievole e generoso. Ascoltava volentieri le richieste dei clienti, pochi, per la verità, in mezzo a poche persone. Tanto che aveva cercato un piccolo spazio di lavoro anche nei villaggi vicini, più ricchi e soprattutto più frequentati per i commerci e il passaggio delle carovane: Cafarnao e Tiberiade, in riva al lago di Genesareth.

La giovinezza del giovane falegname era matura, posata, attraversata da sorrisi luminosi, di poche parole. Quelle che servivano per comunicare senza perdere mai il suo incontro diretto con Dio.

Si chiamava Giuseppe, il falegname. Così tutti lo conoscevano.

Nel suo cuore, Dio stava facendo crescere la vocazione ad una paternità speciale. Inusuale. Diversa da quella che Giuseppe, uomo buono, pensava di realizzare con Maria.

L’unico amore che conosceva sarebbe stato per una donna e in vista di una vita piena di figli.

Per questo la figlia di Gioacchino e di Anna stava facendo breccia nei suoi sentimenti e trovava casa.

Questo pensava Giuseppe: “Al momento opportuno chiederò in sposa Maria e con lei costruirò una famiglia feconda di amore e di vita”.

Maria era allo scuro di tutto.

Continuava la sua vita di adolescente, che, giorno dopo giorno, diventava donna. Forse una donna sposata come le infinite donne beate di Israele.

Cresceva in sapienza, grazia e giorni, senza nemmeno pensare che qualche giovane del villaggio potesse pensare a lei.

Apparteneva a Dio e a nessun altro.

 

Maria, Donna che suscita amore.

Benedetta perché amata dal Signore.

Benedetta perché un uomo pensa già a lei con lo stesso desiderio di Dio.

Maria, Donna dell’amore, fresco come i gigli del campo, come le stelle infinite del firmamento.

Maria, Donna amata.

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