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Don Mario Simula

Don Mario Simula

" Sono prete.

La grazia di esserlo è solo dono di Dio. Lo dico perché il Signore mi ha preso “come sono” e mi ha affidato un compito delicato e speciale, nonostante  conoscesse i limiti e le povertà che mi “vestono” da sempre. Segno evidente che Lui non si preoccupa più di tanto. E non mi meraviglia. Se ho le labbra impure, è pronto il fuoco che le purifica, bruciandole. Se non so parlare, è Lui che mette sulla mia bocca le parole giuste, incoraggiandomi a non avere paura. Se il mio cuore si chiude, duro e impenetrabile, sa Lui come fare per cambiarlo con un cuore di carne. Di che cosa devo avere paura? Che io sia prete, è anche e soprattutto “affare suo”. Anche mio, certamente. Perché non mi sento come “un asino e un mulo senza intelletto”. Qualche dono riesco a ritrovarlo in me. Se ci penso, concludo che “anche il dono è un dono”. E ritorno immancabilmente a Dio “datore di ogni dono”. ...Continua...

IV DOMENICA DI PASQUA

"Sono ferito d'Amore"

Letture: Atti 4,8-12; Salmo 117; 1Giovanni 3,1-2; Giovanni 10,11-18

2° Concerto in ricordo di
don Mario

Sabato 16 dicembre 2023 alle ore 20.30,  una Chiesa gremita, quella di Mater Ecclesiae a Sassari, ha ospitato il secondo emozionante concerto "Ricordando don Mario Simula". Un concerto ricco di presenze, ricco delle testimonianze dei GIOVANI della Parrocchia che hanno partecipato alla GMG 2023. Un grazie alla Comunità Parrocchiale di Mater Ecclesiae, al parroco don Massimiliano, al coro liturgico parrocchiale, agli educatori, ai bambini, agli adolescenti e ai ragazzi, alla famiglia di don Mario. Un grazie "speciale" al Coro "G. Rossini" diretto da Clara Antoniciello, ai Juvenes Cantores diretti da Claudia Dolce, agli Ensemble strumentale "G. Rossini" che hanno curato il concerto e ci hanno fatto passare una serata speciale. Un GRAZIE a tutti coloro che si sono uniti alla Comunità di Mater Ecclesiae per il 2 Concerto "Ricordando don Mario Simula". Un grazie a don Mario che dal cielo continua ad essere "presenza". Arrivederci al  prossimo anno per il terzo concerto "Ricordando don Mario Simula".

"Un pastore tutto dedito al suo gregge"

Il 04 agosto 2022, ci lasciava, per andare incontro al suo Signore, il nostro carissimo e amatissimo fratello don Mario Simula. La sua perdita ha causato un immenso dolore in tutti noi fratelli e sorelle e in quanti lo hanno conosciuto e stimato, ma il saperlo accanto al suo Gesù ci aiuta a superare nella fede, il dolore della sua scomparsa. A un anno dalla morte, vogliamo ricordarlo per il suo ministero di pastore tutto donato alle sue pecore, il pastore che ha sentito fino all’ultimo istante “l’odore delle pecore” e per loro si è prodigato con generosità totale. Con passione ha lavorato nel campo della Catechesi  aiutando a crescere nella vita di fede generazioni di bambini, fanciulli, giovani e adulti. Caro don Mario ci manchi tantissimo, ma nella comunione dei Santi sappiamo che sei sempre con noi e la tua presenza in Gesù ci consola e da sollievo al nostro infinito dolore. Ti ricorderemo come un fratello “speciale” per quello che sei stato per noi e come un “gigante” della Chiesa di Dio che hai servito e amato con tutto te stesso. Dio sia la tua eredità per sempre.

Suor Celina con i fratelli e le sorelle

(Tratto  dal settimanale Famiglia Cristiana n° 29 del 16 luglio 2023)

C'è solo da provare le vertigini quando veniamo a sapere, da chi lo ha sperimentato, “quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio. E lo siamo realmente. E lo siamo fin d'ora.
Quello che poi saremo non ci è stato ancora rivelato.
Quando Dio si rivelerà in tutta la sua Bellezza e in tutto il suo Amore, la familiarità, la vicinanza, l'esperienza di figli saranno così intime da farci diventare simili a Lui, perché lo vedremo così come egli è”.

Com' è possibile un amore così pieno che ha la forza di coinvolgere corpo, sensi, sentimenti, vita, progetti, momenti di gioia e di dolore, fallimenti e successi, fedeltà e peccati?
Solo Dio Padre può abbracciarci con un abbraccio così esclusivo. Solo il Figlio Gesù, splendore del Padre, Amatissimo del Padre, nostro fratello e compagno di viaggio, può rendere inebriante fino all'incredibile questo abbraccio.
Mi sento stupito, sconvolto, trasformato.
L'amore di Gesù è senza chiudende. Non conosce fossati, non pratica scarti, non discrimina, non esclude. E' tutto per noi, per il mondo, per ogni uomo e donna di questo mondo. E' un amore che guarisce, rallenta la morsa del dolore.
E' un unguento di consolazione e di fraternità.

Vivendo un amore di tenerezza così intensa, siamo introdotti nella visione di Dio. Non può che essere così.
Lo grido a squarciagola. Lo racconto a tutti: voglio conoscere il Volto di un Padre che mi ama dalla viscere. Chi mi aiuterà? Gesù ci fa fare i passi giusti verso il Volto di Dio. Si siede accanto al nostro malessere. Attenua la paura di esistere. Ci libera dagli incubi della solitudine, della paura e della miseria. Condivide il nostro sentiero cieco, disperante come un labirinto senza uscita. Si piega sui nostri peccati e, ad uno ad uno, li cura fino a distruggerli. Anzi nelle sue mani i peccati stessi diventano la nostra storia personale e talvolta comunitaria della quale con umiltà dobbiamo prendere coscienza per trovare la liberazione e la gioia.
Gesù ci ama a tal punto da aiutarci a vincere il male e a superarlo distruggendone nella memoria ogni traccia deprimente.
Desidero con tutto me stesso essere sotto quel crocifisso le cui piaghe continuano a versare sangue sul capo e sul corpo di tutti quelli che hanno avuto e hanno il coraggio di “rimanere” ai piedi del Legno.
Su quelli che fino all'ultimo istante sono rimasti apposta per bestemmiare e rendere ancora più infamante, se fosse stato possibile, quel dolore e quella vergogna.
Sul brigante che trova, negli scantinati del suo cuore, una piccola sorgente di pentimento e a quella si affida per non morire di disperazione, fino a quando Gesù non trasforma quella piccola sorgente in un fiume di misericordia che scorre in piena, tutto rendendo fecondo e buono.
Il senso di un Dio che ha tanto amato il mondo da darci il Figlio perché diventassimo figli è contenuto in questo amore che purifica e salva.
Quelle piaghe gloriose sono le destinatarie della nostra contemplazione amante. Le passiamo tutte in sequenza davanti ai nostri occhi e ci accorgiamo che le lacrime spontaneamente rigano il nostro viso, ci riscaldano e ci consolano.
Non dovrei mai staccare lo sguardo e il cuore da quelle mani e da quei piedi, da quella fronte ferita a morte, da quel costato generoso di Presenza di Dio.
L'amore di Gesù è concreto, quotidiano e instancabile. Corrisponde alla cura premurosa del pastore bello che si prende a cuore le pecore, le conosce per nome, le accarezza come creature della sua tenerezza. Le segue giorno e notte, guidandole col bastone che ritma il passo, vigilando su di esse e riconoscendo ciascuna, per il suono del suo campanaccio.
Per noi il pastore Gesù, bello come una madre e come un padre, dà la vita, non soltanto la guarigione.
Ci difende dai lupi e dai mercenari. E' pronto a lasciare le novantanove pecore fedeli nel recinto sicuro, per andare alla ricerca di me, smarrito e ferito, intrappolato nelle schiavitù delle mie false felicità.
Nessuno come Lui sa prendermi sulle spalle con infinita dolcezza e con pazienza tenace, dopo avermi liberato dall'intrico dei rovi. E se ho bisogno di unguento e di aceto per essere curato, li usa senza procurarmi sofferenza se non quella amabile della correzione perché il mio cuore si converta.
Com'è vera e trasformante la predicazione di Pietro a Gerusalemme. E' un invito al pentimento e alla vita nuova. Esigenze che rimangono attuali anche dopo la Pasqua, perché è vero che noi amiamo il Signore, ma allo stesso tempo rimane vero che siamo inguaribili schiavi del peccato.
Coloro che ascoltano l'Apostolo si sentono feriti nel cuore. Si pentono della loro mancanza di amore.
Sperimentano un dolore sincero per le loro infedeltà. Sono capaci di piangere per la gioia: hanno incontrato la misericordia di Gesù, quell'amore di tenerezza, molto più inguaribile dei nostri peccati.

Gesù, sono qui. Piango e mi lamento. Non mi vedi? Ascolta almeno la mia voce. Ti cerco dall'abisso dei miei peccati, mentre Tu mi cerchi dalle profondità del tuo amore.
Gesù, sono il tuo discepolo ribelle che ha creduto di essere importante, libero e furbo allontanandosi da te. Sei tu, in realtà, la ragione della mia vita.
Tu mi conosci per nome e mi chiami con affetto, dalle viscere della tua benevolenza. Tu ogni giorno passi in rassegna i nostri volti. Riprendi tra le mani le nostre storie. Non ti stanchi mai dei nostri occhi.
Sei il nostro pastore buono, instancabile giorno e notte. Con quel bastone che ci indica i passi.
Sei il nostro pastore bello, capace di restituire continuamente alla nostra vita i tratti di Tuo Padre che ci ha plasmati simili a Lui. Destinati a Lui. Desiderosi di Lui, fino alla “visione”. Per essere come Lui è.
Gesù, vedi come nella mia vita esistono due vie: una che mi porta per attrazione amorosa a Te. L'altra che mi porta a lasciarmi trascinare dalla passione, dalla parte oscura di me.
Gesù, diventa per me bastone e vincastro. Solo essi mi danno sicurezza.
Prepara per me la mensa della confidenza. Sii Tu, Gesù, a cospargere il mio capo col tuo unguento inebriante e trasformalo nel buon profumo di Te. Lascia che il mio calice trabocchi di felicità.
Sei Tu, Gesù, che mi permetti di rivolgerti una preghiera così ardita.

E' la preghiera di chi sa di essere destinato alla visione.

(Dalle meditazioni di don Mario Simula sulla IV domenica di Pasqua)

23 Luglio 2023
MESSA DEI POPOLI

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"La Messa dei Popoli, sconfinata bellezza, ci trasforma in un Unico Popolo". (cit. tratta dal libro Un Volo a Passo di Danza). Questo si vivrà Domenica 23 luglio ricordando don Mario Simula, nella Parrocchia di San Pietro a Ittiri alle ore 11, con la MESSA DEI POPOLI animata dal Coro di Ittiri

1 Concerto in ricordo di
don Mario

Sabato sera una chiesa gremita ha ospitato un emozionante concerto in ricordo di don Mario Simula.

La parrocchia di Mater Ecclesiae desidera ringraziare il Coro Gioacchino Rossini che ha curato il concerto, la famiglia di don Mario per la partecipazione e la generosità di tutti i presenti: le offerte raccolte alla fine della serata contribuiranno a finanziare la partecipazione dei giovani - tanto amati da don Mario - alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà ad agosto a Lisbona.

(Ringraziamenti tratti dalla pagina dei social da parte della Comunità di Mater Ecclesiae)

Grazie alle tre formazioni della “G. Rossini” al completo! Grazie al Direttore del Coro dell'Associazione Musicale G. Rossini Clara Antoniciello. Grazie al Direttore delle Voci Bianche e Le Note Colorate Maria Antonietta Diez. Grazie a don Massimiliano. Grazie al gruppo dei giovani della Parrocchia. Grazie a tutta la Comunità di Mater Ecclesiae. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato al 1º Concerto in "Ricordo di Don Mario Simula". Grazie a don Mario per quello che è stato e continuerà ad essere per tanti di noi. Vivrà sempre nel cuore di quanti lo hanno voluto bene.

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“Nel libro che leggerai,

mediterai e pregherai, farai un percorso,

ritroverai Dio.

Lo vedrai con i tuoi occhi,

lo toccherai con le tue mani,

ne scoprirai la voce con le orecchie,

lo respirerai a pieni polmoni,

lo gusterai come miele selvatico ma dolcissimo.

La scoperta sarà una folgorazione:

Il Cuore Puro ti permetterà di vedere l’invisibile,

di vedere Dio”

(don Mario Simula)

Il libro "Lettere a Dio" è un dialogo immaginario tra persone di tutte le età con Dio. Un testo apparentemente veloce. In realtà offre l'opportunità di meditare in modo personale sulla vita, sulla fede e di confrontarsi in gruppo. Tanti i temi presenti. Emergono fin dall'introduzione: "Se nella vita non avessi parlato a Dio anche per lettera, oggi mi ritroverei alla ricerca di un destinatario dei miei interrogativi. Prima scrivevo lettere di mio pugno, come se fossero altrettante immagini della mia persona. Oggi siamo immersi nelle mail. Non mi ritrovo più. Sono frastornato perché non so con chi parlo. Continuerò a scrivere. A Dio. Lui vuole vedere le mie righe dritte e storte, se mi inalbero puntando in alto o se mi deprimo scivolando in basso. In queste lettere c'è tanta umanità che abitualmente non ha voce e le cui lettere si perdono sempre per strada". Si riscontra subito un'eco veterotestamentaria, quella tensione al dialogo sofferto e combattuto con Dio che è tipica dei salmi: la fede nasce quando, anche nel dubbio, riconosciamo il Creatore, come il primo Tu della nostra esistenza.
La lettera si rivela il modo più autentico per sperimentare e vivere questo dialogo.

"Vedo giovani e adolescenti stanchi che arrancano sui sentieri infidi della vita. Non sembrano scoraggiati. Per alcuni loro atteggiamenti rivelano, al contrario, ardimento e decisione. Sbuffano, sudano, si affaticano. A volte hanno voglia di fermarsi perché è apparso sul loro cammino un sasso accogliente. Sanno andare oltre. Quale è il segreto che mette fuoco nel loro cuore? Un Amico, un Maestro, un Compagno di viaggio, un Samaritano dolce e premuroso. A volte uno Sconosciuto che pare ci conosca da sempre e lecca dentro di noi ogni oscurità e ogni luce. Forse è il caso di curiosare nella sua vita, e provare a seguirlo"

4 Agosto2022-4 Agosto 2023
1 Anniversario della nascita al cielo del
tanto amato don Mario

"Le persone non muoiono mai se le hai nel cuore.

Puoi perdere la loro presenza,

la loro voce,

ma ciò che hai imparato da loro,

ciò che ti hanno lasciato,

questo non lo perderai mai".

Venerdi 4 agosto 2023 alle ore 18.30 nella Parrocchia di San Pietro in Vincoli a Ittiri, uniti alla famiglia di don Mario, eleveremo al Signore la nostra preghiera per il nostro caro don Mario a un anno dalla sua nascita al cielo.

Sabato 5 agosto alle ore 19 la famiglia di don Mario si unirà in preghiera alla comunità parrocchiale di Cristo Redentore parrocchia da lui fondata. Durante la Santa Messa ringrazieremo il Signore per averlo avuto per tanti anni come grande Testimone del Signore Gesù, grande Evangelizzatore, Guida per quanti lo hanno incontrato.

Domenica 6 agosto alle ore 11.30 tutta la Comunità Parrocchiale di Mater Ecclesiae con la famiglia di don Mario e il gruppo giovani da Lisbona, si unirà in preghiera per ringraziare il Signore del dono grande che è stato don Mario anche per quella comunità, sopratutto per i giovani, per tanti anni, come "servo buono e fedele". Testimone  del Signore Gesù, Autentico e grande Evangelizzatore, Formatore e Guida per quanti lo hanno avvicinato.

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